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VOTO 24 OTTOBRE, OTTIMA PARTENZA MA C’E’ DA COMBATTERE

In attesa delle dovute verifiche e dei dati ufficiali si può svolgere una prima valutazione sul voto del 24 ottobre per il rinnovo del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. E’  doveroso partire dalla due regioni più grandi, iniziando dalla capitale. A Roma tutti i candidati della lista di Contrordine  vanno al ballottaggio. Un risultato ottimo alla luce del contesto in cui si sono svolte le votazioni, dove alla nostra lista si è contrapposto una “grande coalizione” che ha messo insieme componenti diversissime sia per orientamento politico-culturale  che per proposte  sul futuro della professione.

Un giudizio  positivo va anche per i risultati della Lombardia, dove moltissimi  candidati delle due Liste di sostegno vanno al ballottaggio posizionati davanti agli altri.

Se il Piemonte vede una preponderanza dei nostri competitors, Valle D’Aosta e Liguria hanno già espresso il loro verdetto. La prima eleggendo il consigliere al primo turno e la seconda eleggendo i due rappresentanti  domenica 24. Bene anche il Trentino Alto Adige e molto bene il Veneto con l’elezione di due rappresentanti.

In Emilia Romagna si aspetta il ballottaggio mentre nelle Marche vengono elettidue nostri sostenitori, il ballottaggio deciderà per il regionale.   Ottimo il risultato della  Toscana dove i voti ci danno nettamente avanti ma, come dappertutto, c’è da combattere.

Novità per l’Umbria, dove si va al ballottaggio per la rappresentanza al CNOG, mentre l’Abruzzo resta  ai nostri avversari.

In Campania i nostri competitors conservano le posizioni per il Cnog, ma il regionale sarà tutto da verificare; situazione analoga per la Basilicata. In Puglia e Molise, invece, abbiano fatto il pieno. Il Molise aveva già eletto in prima convocazione, mentre in Puglia con il 24 ottobre si sancisce  un….14 a Zero (nazionale e regionale); che non è poco.

Proseguendo verso il sud e le isole incontriamo la Calabria, ancora inespugnabile. Novità invece dalla Sicilia, dove il ballottaggio per  i professionisti potrebbe portare interessanti novità. Infine complimenti alla Sardegna che ha eletto il consigliere professionista e dove il nostro candidato pubblicista è in pole position.

Siamo giunti all’ultimo miglio, con problemi con il voto online, infarcito di procedure che mal si conciliano con un ambiente digitale.  Paghiamo il prezzo di scelte fatte in fretta all’ultimo momento, con una piattaforma che, appena varata, già avrebbe già bisogno di un bel tagliando.

Detto questo siamo solo al primo tempo. Il secondo, quello dei ballottaggi, sarà decisivo e completamente diverso,  vista anche la semplificazione della procedura di voto. Abbiamo  tutte le premesse per portare a casa un ottimo risultato e avviare, finalmente, il percorso riformista di cui tanto abbiamo parlato e per cui tanto abbiamo combattuto. Rimbocchiamoci le maniche e diamo la spallata finale ai signori dell’immobilismo, per una giornalismo che sia al passo dei tempi, per una buona riforma, sempre più necessaria per il futuro della nostra professione.